La scrittrice Sandy Hingston condivide una storia sul suo gatto domestico

  • Apr 15, 2023
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Non molto tempo dopo aver adottato un minuscolo gattino color castagna e beige, mia figlia e suo marito sono volati in Kenya per visitare la sua famiglia. Sarebbero stati via per un mese, quindi mi hanno chiesto di fare da cat-sitter. A casa mia. Mio casa, che era senza animali domestici (e quindi spensierata) per la prima volta in molti, molti anni. A malincuore, ho accettato.

Anche se alla fine Marcy e Basil tornarono a casa dalle vacanze, il gatto non lo fece mai. Non sembravano particolarmente ansiosi che lei si unisse a loro. È così che Zizi (abbreviazione di "lazizi", che significa "tesoro" in swahili, che, wow, che termine improprio) è venuto a vivere con me. Era una piccola imprecazione cattiva quando è arrivata qui, ed è diventata una maledizione considerevole. Il tipo di gatto che sibila ai miei adorabili nipoti. Chi terrorizza i pet sitter. Che mostra i denti contro me e mio marito, le stesse mani che la nutrono! Deve essere sedata per i viaggi dal veterinario, dove, una volta arrivati, le danno ancora più sedativi prima di osare di esaminarla. Quando organizziamo feste, dobbiamo barricarla in una camera da letto e mettere dei cartelli: ATTENZIONE: IL GATTO NON GIOCA BENE CON GLI ALTRI! Semplicemente non puoi accarezzarle la schiena o grattarle il mento impunemente; in qualsiasi momento, si accenderà contro di te.

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Nel corso del tempo, però, sono arrivato ad ammirare il suo atteggiamento (catitudine?). La società vuole che tutti noi siamo così caldi e coccolosi al giorno d'oggi. Zizi dice al diavolo. Lascia che tutto esca, imperterrita dai nostri castighi o dal disperato desiderio dei nipoti di fare amicizia con lei. Vive la vita alle sue condizioni. Questo rende le rare occasioni in cui esibisce ciò che qualcuno potrebbe considerare affetto, quando mi avvolge le caviglie mentre apro una lattina di Fancy Feast o mi degno di inseguire uno dei sette milioni di giocattoli che le ho comprato, tanto più significativo.

Zizi è qui da otto lunghi anni ormai. Se avesse intenzione di scaldarsi con noi, lo avrebbe sicuramente fatto a questo punto. La situazione è senza speranza. Lei rende la vita difficile in tanti modi. E ancora. In questo periodo dell'anno, quando le notti fredde gelano il prato e le luci del portico si accendono presto, quando mi rannicchio sul divano con una calda coperta sulle ginocchia, Zizi si fa strada, silenziosa e furtiva, e si fa un po' da sola nido. Le gratto le orecchie e lei allunga il collo per incontrare la mia mano. Zizi e io abbiamo lo stesso tipo di distensione che facciamo con la famiglia per le festività natalizie, nata dall'usanza, dal desiderio e dai ricordi condivisi. Sì, il cugino Sam è un villano testardo e zia Ellie ti fa impazzire con i suoi modi pignoli. Ma là fuori c'è un grande mondo freddo e cerchiamo conforto ovunque possiamo trovarlo.


—Sandy Hingston è un vicedirettore di Rivista Filadelfia.